Transubstantiation Act I

Transustanziazione Atto I

Oil on canvas

120 X 90 cm - 2013

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Questo dipinto fa parte di un progetto dal titolo BlasFreeMe sulla blasfemia vista come un diritto e non come un crimine. La transustanziazione avviene durante la celebrazione eucaristica, quando il celebrante invoca lo Spirito Santo perché avvenga la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del corpo di Cristo, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo sangue, tuttavia, le caratteristiche sensibili del pane e del vino rimangono inalterate.
Insomma non si vede niente. E si badi bene non è roba simbolica, si pretende sia reale.
Ci si può chiedere perché proprio pane e vino? Non potrebbe funzionare altrettanto bene un cibo qualunque? Se una popolazione amasse di più pane e salsiccia non sarebbe conveniente accontentarli? Anche per avvicinarne il numero maggiore possibile all’eucarestia. E poi, come d’incanto, dire “dio maiale” non sarebbe più una bestemmia ma una verità. Ma questa, mi direte, non è solo blasfemia, è goliardia. Il fatto è che rimanere seri davanti alla pretesa che avvenga davvero la trasformazione del pane, che continua a sembrare pane, e del vino, che continua a sembrare vino, rispettivamente nella carne e nel sangue di Cristo è impossibile. Si può solo sghignazzare. Un dio incarnato, che se mai fosse vissuto davvero, sarebbe asceso in cielo comprensivo di carne e sangue e sarebbe perciò ancora in viaggio, visto che per la fisica più di tanto veloci non si riesce ad andare. Un essere divino che sarebbe obbligato a “frantumarsi a richiesta" ogni volta che un prete consacri un pezzo di pane e un bicchiere di vino, un dio terribilmente indaffarato costretto a precipitarsi a raggiungere  il luogo del rito ovunque si trovi per transustanziare il pane e il vino, beh, a me non sembra granché credibile .