L’ansia è una forma attenuata e tendenzialmente cronica della paura. Sappiamo dalle neuroscienze che è una delle emozioni innate alla base dei sistemi neurologici animali. L’ansia è parte dell’evoluta cassetta degli attrezzi emotivi del cervello e fondamentalmente, quando non è patologica, serve a temere situazioni e oggetti pericolosi. Quando invece si configura come una psicosi (cioè si teme un pericolo immaginario) spinge l’individuo a occultarsi e, come nel caso illustrato, impedisce all'individuo di rendersi conto che il riparo trovato è sovente più nefasto e straniante del rischio temuto.